Casa intelligente: cosa significa?

Cosa vuol dire “Casa intelligente”

Non è la prima volta che sentiamo parlare di casa intelligente: è una terminologia che si è insinuata nel parlato comune e che sentiamo dire sempre più spesso. Ma cosa si intende per smart home? E soprattutto, una casa intelligente nasce così o possiamo trasformare la nostra casa in una casa intelligente?

Per capire quanto sia vicina a noi, dobbiamo prima capire qual è il suo significato: con “casa intelligente”, o smart home, si indica una casa in cui alcuni componenti tecnologici sono perfettamente integrati e connessi e possono essere gestiti dallo smartphone o da device vocali, anche da remoto. Concretamente vuol dire che alcuni elettrodomestici, così come la luce o le tapparelle, possono essere gestiti anche quando non siamo in casa. Ma come possiamo agire tramite smartphone o comandi vocali su questi oggetti? Semplice, l’importante è che siano connessi a una rete wifi e appunto al nostro smartphone (esistono delle App apposite).

Avete presente quei dubbi amletici per cui, dopo 30 minuti che siamo usciti di casa, non ci ricordiamo se abbiamo spento tutte le luci o abbiamo attivato l’allarme? Se la nostra fosse una casa intelligente, basterebbe aprire l’app per fare tutti gli accertamenti del caso, o semplicemente attivare degli alert per cui, in caso di problemi, riceviamo un messaggino che ci avvisa in diretta! Non vi sembra una vera e propria rivoluzione, in grado di tranquillizzare i più ansiosi ma anche di coccolare i più pigri? Sì, perché se si ha una casa intelligente, è persino possibile aprire il cancello, a chi suona al nostro citofono, direttamente seduti sul divano! Un sogno, vero?

Casa intelligente e domotica: quali sono le differenze?

In tanti credono che, per avere una casa intelligente, sia necessario smontarla e ristrutturarla completamente per poterla rendere “smart”. In realtà questa convinzione nasce dal confondere casa intelligente e domotica. Diciamo che una non preclude l’altra, ma indubbiamente la differenza è di tipo strutturale, ovvero:

  • Se opto per una casa intelligente, avrò una casa in cui alcuni oggetti indipendenti (si parla di IoT, ovvero Internet delle Cose) saranno connessi al wifi e li potrò gestire anche da smartphone e da remoto. Per avere una casa intelligente non dovrò fare nessun intervento di cablaggio o, a seconda di cosa sceglierò, potrebbero essere necessari alcuni piccoli interventi per installare o perfezionare le funzionalità degli oggetti. Una volta resa la casa intelligente, potrò gestire luci, tapparelle, prese della corrente, termostato, sistemi di allarme attraverso un click o anche attraverso dei comandi vocali.
  • Se opto per la domotica, avrò una casa in cui tutti gli impianti sono integrati grazie a un sistema di cablaggio che, anche in questo caso, mi permetterà di gestirli anche a distanza tramite un click. La domotica prevede dunque, a differenza della casa intelligente, la ristrutturazione degli impianti, che però permette una completa customizzazione delle funzioni sulla base delle proprie esigenze e un maggior numero di dispositivi integrabili in un unico punto di controllo. Potrò creare dei veri e propri scenari a cui la mia casa risponderà: sono di ritorno a casa, ore 20:00, entro nel vialetto e l’irrigatore interrompe l’innaffiamento, la temperatura di casa si alza a 22°, apro la porta di casa e le luci si accendono, così come l’antifurto perimetrale. In sostanza, con la domotica la casa è automatizzata e risponde alle nostre esigenze a tutto tondo!

Insomma, la differenza principale tra domotica e casa intelligente sta nel fatto che la domotica prevede delle modifiche strutturali sicuramente più impegnative della modifica di alcuni oggetti prevista nel caso in cui si voglia trasformare la propria casa in una casa intelligente!

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