Google Assistant VS Amazon Alexa

I termini smart speaker e assistente digitale sono ormai sulla bocca di tutti, Amazon Alexa e Google Assistant sono ormai entrati nelle case di milioni di Italiani che li utilizzano abitualmente per controllare la loro smart home, gestire il loro calendario o riprodurre le loro playlist preferite: ma quali sono le differenze fra questi due assistenti vocali?

Ecco alcuni elementi da valutare prima dell’acquisto:

  • Per cosa vuoi utilizzare il tuo assistente vocale? vuoi utilizzare lo speaker principalmente per ascoltare musica? Oppure per ricercare informazioni e facilitare la vita di tutti i giorni? Oppure come hub per la tua smart home e quindi per controllare i dispositivi compatibili come luci, termostati, condizionatori, serrature?
  • Quali servizi utilizzi quotidianamente? fai uso prevalentemente di prodotti e servizi Google (e.g. Google Chromecast, Google Calendar, Youtube, ecc.) o sei un avido shopper e fan di Amazon (membro Amazon Prime, utente di Audible, Kindle, Fire TV Stick,  Prime Video, o Amazon Music)? Utilizzi prodotti e servizi compatibili con Google Home o con Alexa o con entrambi (Spotify, ecc.)?

Alexa vs Google Home: le differenze

Mentre entrambi gli assistenti permetteranno di usufruire delle funzionalità basiche di un assistente vocale/smart speaker, come ad esempio:

  • Ricercare informazioni sul web, dal meteo al traffico, dalle curiosità e ricette alle notizie in tempo reale.
  • Gestire il tuo calendario, i promemoria, la lista della spesa e delle attività da svolgere e settare timer e sveglie.
  • Riprodurre musica ed altri contenuti multimediali.

Per quanto riguarda queste attività, la differenza tra Alexa e Google Assistant non sta tanto nel cosa sanno fare, ma nel come lo fanno. O su quali servizi (radio, streaming, ecc.) si appoggiano. Google Assistant, per esempio, sarà a suo agio con il proprio ecosistema, anche se non sempre eccelle rispetto ad Alexa (per esempio la gestione del calendario è ancora una nota dolente per molti).

Per quanto riguarda invece la domotica e smart home, la differenza sostanziale tra Amazon Alexa e Google Assistant risiede nei servizi, dispositivi, piattaforme e brand supportati nativamente: durante la fase d’acquisto, quindi sarà importante domandarsi se ciò che possiedi (o conti di acquistare) sia compatibile con lo smart speaker scelto.

é bene comunque ricordare che nel caso di dispositivi non direttamente compatibili con Google Home o Amazon Echo, si possono utilizzare degli intermediari come Broadlink o IFTTT in grado di connettere questi smart speaker con altri brand.

Amazon Alexa

Google Assistant

  • Una questione di Skill: Alexa ed Amazon Echo sono regina e re del mercato globale degli smart speaker quando si parla di Smart Home. Grazie alla più lunga presenza sul mercato e i continui aggiornamenti, Alexa è infatti diventata una presenza irrinunciabile nelle case di lingua anglofona, e, ormai, anche italiana. Google Home si associa direttamente ai dispositivi e servizi compatibili per compiere le sue “actions”. Invece, Amazon Alexa si baserà sulle cosiddette “skill” (dall’inglese “competenze”), da ricercare ad attivare tramite l’app (per esempio skill Philips Hue per le luci e così via). Le skill di Alexa, grazie anche al supporto degli sviluppatori esterni e al suo ecosistema aperto, sono capaci di una grandissima versatilità e aumentano ogni giorno.
  • Zigbee integrato: alcuni dei dispositivi Amzon integrano un Hub ZigBee (è il caso di Echo 4, Echo Studio o Echo Show 10), mentre Google non offre nulla del genere, questa caratteristica garantisce una compatibilità molto più completa con un’ampia gamma di dispositivi per la smarthome rendendo più semplice ed immediata la fase di configurazione, e rendendo questo genere di dispositivi migliori dal punto di vista dell’usabilità.
  • Ottimo per lo shopping: Se la domanda è inerente allo shopping e alle caratteristiche di determinati prodotti, Alexa ci vede molto più chiaro di Google assistant. Amazon non può certo farsi scappare l’opportunità di aiutare un potenziale cliente. Infatti sarà possibile navigare nel catalogo amazon.it e aggiungere prodotti nel carrello per poi acquistarli.
  • Una risposta su tutto: Mentre Alexa effettua le sue ricerche sul motore Bing e basa le sue risposte principalmente su Wikipedia, Google Assistant gioca le sue carte su un territorio più vasto, fornendo risposte più complete ed esaurienti.Non a caso, utilizza a suo favore la sua indiscussa esperienza nel campo delle ricerche, coltivata per anni e anni da Google.
  • Fluidità e la naturalezza della conversazione: Sebbene la voce di Alexa possa sembrare più naturale, Google sa comprenderci meglio. Con Alexa, dovremo imparare ad esprimerci in una determinata maniera, stare attenti alla pronuncia o utilizzare specifici vocaboli o determinate sequenze di termini per far sì che ci comprenda. Google, al contrario, sa elaborare meglio le nostre domande: non dobbiamo preoccuparci più di tanto su come ci esprimiamo e, a poco a poco, esso sarà in grado di personalizzare ed ottimizzare le risposte.Questo è particolarmente vero se si utilizza l’assistente in lingua inglese: pensiamo, per esempio, alla conversazione continua che non ha bisogno di follow-up e di ripetere “OK, Google” ogni volta. Oppure della possibilità di far eseguiredue comandi vocali contemporaneamente. Per esempio, “accendi la luce e spegni la sveglia”.
  • OK Google! Google Home è meno soggetto a falsi richiami. Questo perché l’espressione che attiva lo smart speaker è di un solo termine e facilmente equivocabile per Alexa, mentre si compone di due vocaboli per Google (Hey Google, OK Google).

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