Aumenta le vendite con la luce: Illuminare una gioielleria.
26 Aprile, 2021
Categorie: Guide - Illuminazione
Tags: FSL - illuminamento - Illuminazione - light design - NVC international - progettazione
Illuminare una gioielleria al meglio è un’operazione essenziale per aumentare il valore dei gioielli percepito dai clienti, ed ottimizzare le modalità di esposizione e vendita dei prodotti significa aumentare anche le percentuali di vendita, incrementando i profitti.
Immagina di vendere diamanti: un cliente che entra per comprare un solitario è sicuramente disposto a spendere molti soldi, quindi perché non dargli l’idea che ogni singolo centesimo è ben speso? Una luce intensa e penetrante renderà il diamante un caleidoscopio di luci e riflessi multicolore, trasformandolo in qualcosa che vorrà portarsi assolutamente a casa.
Quanti punti luce servono per illuminare una gioielleria?
Ricorda, la regola del “Less is More” qui non si applica: In una gioielleria tutto deve essere estremo, illuminato all’eccesso. Il cliente deve avere la percezione di essere avvolto in una sfera di luce, soprattutto negli angoli in cui sono collocate le teche con i gioielli. Per quanto riguarda l’illuminazione esistono due filosofie di pensiero: Chi vuole far risaltare i gioielli, lasciando nel resto del locale un’illuminazione soffusa (come Bulgari) o chi preferisce illuminare l’intero ambiente con una luce viva e penetrante (ad esempio Pandora o Sarni Oro).
Illuminazione d’accento
Questo tipo di illuminazione catalizza l’attenzione nel cliente su specifici punti del locale, oscurando tutto il superfluo. Questa tecnica, utilizzata dai Brand del lusso, serve per aumentare la durata di permanenza all’interno del punto vendita. Un’illuminazione calda e soffusa, infatti, aiuterà il cliente a sentirsi più a suo agio, prolungando l’esperienza d’acquisto.
L’illuminazione principale viene dalle teche, costantemente illuminate con una luce estremamente vibrante, mentre il resto della stanza presenta un’illuminazione soffusa da soffitto, in grado di dare luce senza stordire.
Un altro punto che deve essere adeguatamente illuminato è il ripiano dove i gioielli sono esposti. Se vi capiterà di entrare in uno store monomarca come Tiffany&Co. vi accorgerete che utilizzano principalmente lampade da scrivania o faretti da soffitto per dare luce ai gioielli esposti, questo perché questo tipo di luci a fascio diretto sono perfette per ricreare un’atmosfera immersiva nella fase d’acquisto.
Luce Globale
Illuminare una gioielleria con un’illuminazione omnicomprensiva è la scelta più utilizzata da chi ha un punto vendita in cui la media dello scontrino si abbassa a un livello medio o basso (per intenderci parliamo di un range di prezzo medio dai 50 ai 100 Euro): se un anello non arriva ad una cifra a 4 zeri non necessita infatti di lunghi tempi d’attesa per la scelta.
Poniamo il caso di una boutique di alta bigiotteria: la maggior parte dei pezzi in vendita è realizzata con un bagno in oro, con qualche rara eccezione, ed in questo caso possiamo presumere che il cliente difficilmente spenderà più di 150 euro, e quindi che l'affluenza sia più elevata ed il tempo medio di acquisto relativamente breve.
Un’illuminazione intensa e penetrante darà un valore maggiore ai gioielli esposti, mentre l’atmosfera accesa e vitale diminuirà i tempi di scelta. Brand famosi come Swarovski o Pandora hanno scelto questo tipo di tecnica per aumentare il numero di vendite.
Temperatura della luce
Scegliere la giusta temperatura colore per illuminare una gioielleria serve a influenzare la percezione del cliente, dandogli l’idea di trovarsi di fronte a qualcosa di estremamente lussuoso e di qualità. Ovviamente non tutti i gioielli sono uguali, e trovare la temperatura colore più adatta ci aiuterà a far risaltare le sfumature specifiche di ogni pietra.
Prendiamo in esame una semplice mela: nell’immagine presente qui sopra, quale cattura di più la tua attenzione? Sicuramente la mela a sinistra, dal colore rosso acceso.
La temperatura colore influisce in maniera determinante sulla percezione degli oggetti che ti circondano, ed esattamente come la mela, anche i gioielli in vendita hanno bisogno di una spinta in più per essere presentati al meglio.
In questo caso la temperatura colore più adatta è quella che maggiormente si avvicina allo spettro luminoso del sole: se hai dei dubbi su quale temperatura colore scegliere per illuminare una gioielleria, o se vendi diverse tipologie di gioielli, opta per una temperatura colore sui 4.500 kelvin poiché questo spettro luminoso è l’ideale per esaltare al meglio ogni singola sfaccettatura delle pietre preziose, trasformando la gioielleria in un caleidoscopio di luci.
Se però la vendita dei tuoi prodotti si concentra maggiormente su una tipologia di gioielli, è meglio adattare la luce per mettere in risalto i pezzi forti.
Oro giallo o rosa
Una gioielleria o un’oreficeria in cui l’oro giallo o l’oro rosa sono presenti nella maggioranza dei prodotti, servirà un’illuminazione intensa e calda. Una luce troppo fredda spegnerà la luce e i colori del metallo, rendendo ogni gioiello poco accattivante. L’oro giallo e l’oro rosa danno il meglio di sé quando sono esaltati da un’illuminazione LED a 3.500 kelvin. Questo tipo di luce evidenzia lo spettro di colori caldi e anticati, tanto amati da chi ricerca la tradizionalità dell’oro giallo o rosa.
Oro bianco o argento
Discorso diametralmente opposto per chi vuole esaltare i gioielli in oro bianco o in argento, questo spettro di colore si ingrigisce e tende fastidiosamente al giallo se illuminato con una luce calda e pochi clienti saranno invogliati all’acquisto.
In questo caso un’illuminazione LED da 6.000 kelvin è la scelta più adatta, perché dona uno spettro di luce intenso e freddo: l’ideale per aumentare la percezione di lusso e ricercatezza tipico dei gioielli in oro bianco e la modernità dei gioielli in argento.
Perle e diamanti
Perle e diamanti sono un discorso a parte, perché la loro luminescenza multicolore deve essere esaltata in maniera neutra e quanto più naturale possibile.
La luce migliore si attesta attorno ai 5.000 kelvin, più vicina a un colore freddo che uno caldo, ma sicuramente non così fredda da impedire alle perle di riflettere il loro tipico bagliore rosato.