WhatsApp: privacy e retrofront sulle limitazioni

24 Giugno, 2021

Categorie: Curiosità - Smartphone

WhatsApp cambia idea e toglie le limitazioni per chi non accetta le nuove norme sulla privacy.

Dopo l’opposizione di più fronti, inclusi alcuni paesi come l’India, alla fine Facebook ha deciso di cambiare politica e, per il momento, anche chi non accetterà i nuovi termini di utilizzo, entrati in vigore lo scorso 15 di maggio, potrà accedere al pacchetto completo di servizi offerti, incluse chiamate e videochiamate.

Il cambiamento nei termini di utilizzo era stato inizialmente programmato per gennaio e poi, dopo un ulteriore rinvio, spostato a maggio. Non ha nei fatti coinvolto i Paesi europei ma, altrove, permetterebbe a WhatsApp di condividere con Facebook un numero di informazioni, dando così modo all’azienda fondata da Mark Zuckerberg di utilizzarle a fini pubblicitari.

In precedenza, l’azienda aveva comunicato che gli utenti che non avessero accettato il cambio di termini, sarebbero andati incontro ad una serie di pesanti limitazioni nell’utilizzo dell’applicazione:

  • Non si potrà accedere all’elenco delle chat, si potrà però rispondere a chiamate e videochiamate in arrivo. Chi ha abilitato le notifiche potrà leggere e rispondere ai messaggi o richiamare in caso di chiamata e videochiamata persa;

  • Dopo alcune settimane con funzionalità limitate, non sarà più possibile ricevere chiamate in arrivo o notifiche e WhatsApp interromperà l’invio di messaggi e chiamate;

  • Sarà possibile esportare le chat e scaricare un rapporto dell’account (è possibile contattare direttamente WhatsApp per chiedere eventuale assistenza al riguardo, oppure seguire le istruzioni riportate nelle pagine di supporto ufficiali.)

A quanto riportato da TheNextWeb qualche giorno fa, invece, sembra che il programma iniziale sia cambiato e nessun account verrà limitato o cancellato qualora non dovessero essere accettate le nuove condizioni. Semplicemente l’app mostrerà di tanto in tanto un avviso, per ricordare che non è ancora stato dato il consenso alle nuove norme sulla privacy, invitando a farlo.

Non ci sono garanzie che la situazione non possa cambiare ulteriormente in futuro ma è probabile che la pressione esercitata dagli utenti, la presenza di un numero crescente di competitor sempre meglio posizionati sul mercato, come Telegram e Signal, oltre che l’opinione di alcuni governi, abbia un impatto importante sulle scelte legate a questioni così delicate.

Nelle ultime settimane, comunque, WhatsApp non è stata unicamente al centro dell’attenzione per questa polemica ma anche per alcune aggiunte, come la possibilità di ascoltare i messaggi vocali accelerati e gli sviluppi sulla crittografia end-to-end.

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