La sicurezza delle informazioni, specialmente quelle video, passa dalla buona manutenzione dell’installatore e dalla buona tecnologia dei sistemi di sicurezza
Nel mondo ci sono migliaia di telecamere non sicure, basti pensare che quasi tutti i produttori di videocamere lavorano con password di default semplicissime (admin,123456, ecc..) e che non vengono cambiate a fine montaggio.
Esiste ad esempio un sito web, insecam.org collegato a oltre 73000 telecamere IP non sicure in 256 paesi , tra i paesi con più camere insicure ci sono US , Giappone , Francia , Inghilterra e anche Italia!
Lo scopo principale di questo elenco di telecamere IP pubblicate online è quello di attirare la attenzione sui problemi di sicurezza delle telecamere IP, controllarlo e poi prendere misure volte ad evitare che la propria videocamera venga hackerata o guardata da qualche malintenzionato.
Se un istallatore non adotta politiche di sicurezza di alto livello viene in aiuto il produttore!!
UNV ad esempio protegge i suoi prodotti con una politica di security level basata su accesso LAN e WAN.
Una password debole come quella di default non funziona dall’esterno (WAN) rendendo impossibile accedere alla telecamera , anche per l’amministratore, pur conoscendo l’ip pubblico.
Una cosa permessa solo dall’interno (LAN) anche se il dispositivo chiede continuamente il cambiamento della password.
Anche il QRcode con il quale si registra al cloud il prodotto non è affatto crackabile e solo il primo utente che lo scannerizza ne diventa il proprietario, impedendo di fatto a chiunque veda il QRCode di registrarselo.
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