Cosa serve per creare una Smart Home?

25 Febbraio, 2020

Categorie: Guide - Smart Home

Avere una Smart Home significa poter interagire facilmente via wireless con tutti i dispositivi e far sì che questi comunichino tra loro, creando così un sistema integrato di gestione dell’abitazione.

Nei sistemi tradizionali le varie funzionalità di ogni impianto o elettrodomestico si attivano attraverso i classici comandi, mentre in una casa smart è possibile farlo direttamente da remoto o in alcuni casi da una postazione unica di controllo.

La casa domotica viene quindi definita intelligente o smart proprio perché è in grado di facilitare la vita di chi la abita. È, infatti, possibile accendere o spegnere un elettrodomestico, alzare o abbassare le tapparelle, accendere o spegnere le luci, gestire l’impianto di condizionamento e molto altro, direttamente da remoto utilizzando il proprio device mobile, smartphone o tablet.

Non solo, garantisce anche una migliore gestione dei consumi elettrici in casa e una maggiore sicurezza, grazie al monitoraggio dell’abitazione attraverso telecamere connesse.

Cosa vuol dire avere una Smart Home?

Significa poterla controllare al meglio, ad esempio è possibile effettuare in modo automatico e da remoto una serie di azioni, come:

  • gestire l’impianto di illuminazione, accendendo o spegnendo le luci quando non si è in casa o si è in un’altra stanza;
  • gestire l’impianto di condizionamento, aumentando o riducendo la climatizzazione a seconda della temperatura esterna;
  • attivare o disattivare, impostare e controllare tutti gli elettrodomestici della casa;
  • far comunicare gli elettrodomestici tra di loro per una casa connessa;
  • innaffiare le piante a orari specifici o persino irrigare piante, serre e giardini;
  • comandare le telecamere e gli antifurti, migliorando la sicurezza dell’abitazione. È possibile, infatti, ricevere alert e notifiche se i sensori rilevano intrusioni o persone vicine all’abitazione in nostra assenza, controllare ogni stanza della casa direttamente sul proprio device mobile, tenere sotto controllo i propri animali domestici quando non si è in casa, essere avvisati in caso di incendi, fughe di gas o allagamenti;
  • controllare chi citofona in nostra assenza;
  • gestire al meglio i consumi di energia, riducendoli, grazie a termostati intelligenti;
  • diffondere musica in tutta casa;
  • e molto altro.

E se i dispositivi di cui siamo dotati dispongono dell’integrazione con gli assistenti vocali di Google, di Apple o di Amazon, allora è possibile interagire con loro anche attraverso semplici comandi vocali, grazie all’intelligenza artificiale.

Più sicurezza, più comfort, più flessibilità di gestione, più risparmio. In ogni settore si applichi, il sistema di controllo integrato della propria abitazione garantisce sicuramente prestazioni mai raggiunte prima con i sistemi tradizionali.

Come funziona una Smart Home

Una casa intelligente dispone di una rete di dispositivi in grado di comunicare e scambiarsi informazioni tra di loro. Alla base della loro interazione c’è una mezzo di trasmissione che permette agli elettrodomestici di comunicare con i pulsanti di comando (fisici o presenti nelle apposite app su smartphone/tablet). Quindi, l’impianto domotico è formato da una o più unità di controllo collegate alle unità periferiche (luci, elettrodomestici, etc.).

Cosa fare per avere una Smart Home

Per avere un impianto domotico si può partire anche solo da alcuni prodotti base per poi ampliarlo man mano che sopraggiungono altre necessità. Ecco perché la domotica consente di rispondere alle esigenze specifiche di ogni famiglia.

Inoltre, a differenze di ciò che si possa pensare, non è sempre una soluzione dispendiosa, nella maggior parte dei casi non è necessario intervenire con costose opere murarie e molte funzionalità si possono ottenere già grazie al semplice collegamento Wi-Fi, presente ormai in quasi tutte le abitazioni.

Realizzare una intera abitazione 100% domotica richiede l’intervento di un progettista o un system integrator che lo progetti e di un tecnico esperto che conosca le diverse tecnologie e abbia competenze di installazione e programmazione, in quanto è necessario connettere tutti i dispositivi di casa ad un unico impianto. Se invece quello che si vuole è automatizzare solo alcune azioni quotidiane, ridurre i consumi, controllare la sicurezza dell’abitazione o comunicare con i propri elettrodomestici, esistono in commercio soluzioni di alto livello ed estremamente efficienti che possono essere installate in completa autonomia.

Sono disponibili, infatti, prodotti plug & play che prevedono kit specifici fai-da-te e necessitano in alcuni casi solo di impianto Wi-Fi e applicazioni mobile dedicate, messe a disposizione dai produttori, e in altri richiedono in più l’installazione di una centralina di controllo con cui avere la gestione totale dei sistemi connessi.

Quanto potrebbe costare un impianto domotico?

Il costo di questo tipo di soluzioni varia a seconda della tipologia e del numero di oggetti connessi che vogliamo introdurre in casa. Ma si parte da poche centinaia di euro per singolo dispositivo.

Naturalmente i costi si alzano molto se invece si intende realizzare il progetto domotico dell’intera abitazione, per renderla completamente smart. I costi di realizzazione di un impianto di home automation possono essere stimati per un impianto base tra i 2.000 e i 3.000 euro.

Bisogna comunque tener presente che, secondo le ultime indagini di mercato, una casa domotica, ovvero realizzata con tutti gli impianti predisposti o in alternativa ristrutturata in modo da diventarlo, aumenta il suo valore dal 5% al 10%. A questo si aggiunge il grande vantaggio dettato dal risparmio energetico, che arriva fino al 30%.

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